Domenica 2 aprile Gino Gianmarco Stefanel ha combattuto per la 500a volta con i colori rosso e bianchi del Judo Kuroki. Cinque giorni dopo è volato in Nepal, ai piedi dell’Everest nella regione del Khumbu. È cominciato tutto l’estate scorsa quando Gino Gianmarco Stefanel per pubblicare il suo libro “Dentro fino alle ossa”, che racconta la storia di un judoka che dedica con drammatica caparbietà una parte della sua vita per cercare di qualificarsi alle Olimpiadi, ha lanciato un pubblico crowdfunding (raccolta di fondi per un progetto specifico) collegandolo in parte alla pubblicazione del libro e in parte al sostegno del progetto “Judo Everest Scholarship project” gestito dall’olimpionica austriaca Sabrina Filzmoser, che le Olimpiadi le ha combattute e che è salita anche in cima all’Everest.

Il crowdfunding è andato a buon fine anche per la forte partecipazione di molti judoka e del Comitato Regionale Fijlkam FVG e dei tantissimi che hanno voluto veder pubblicato il libro. Così il libro è stato pubblicato dall’editore La Nuova Base di Udine e una parte dei fondi è andato al progetto della Filzmoser.

Ma a vedere l’Everest, il progetto e i bambini che fanno judo a Khumju Gino Gianmarco Stefanel è voluto andarci di persona e dunque tra aerei intercontinentali, aeroplani improbabili in aeroporti difficili (tra cui quello di Lukla che viene definito su internet come uno dei più pericolosi del mondo), sentieri solitari dentro la Khumbu Valley che porta all’Everest ha incontrato i giovanissimi del progetto judoistico e ha tenuto loro una lezione di judo. Ha detto Gino Gianmarco Stefanel in maniera molto semplice ma intensa: “Oggi ho tenuto una lezione di judo a Khumjung, un villaggio situato a 3800 metri di altitudine in Nepal, dove si può arrivare solo a piedi. A Khumjung e a Monjo sono presenti delle scuole di judo del progetto Everest Judo Club. L‘estate scorsa, con la pubblicazione tramite crowdfunding del mio romanzo Dentro fino alle ossa, abbiamo aiutato questa piccola comunità e questo progetto. Sono molto felice di aver potuto incontrare queste persone.”

Il Judo Kuroki ha girato il mondo per gare e stage, ma questo viaggio in Nepal apre una nuova bella fase, una fase in cui il judo si mostra come educazione, amicizia, stile di vita, passione, altruismo. Una bella pagina che il Judo Kuroki fa sua e che gli fa dire grazie al suo capitano perché ha messo un bel sigillo alle 500 presenze in gara.

Il Judo Kuroki farà tutto il possibile per avere qualche ragazzi dell’ Judo Everest Scholarship project ad una sua gara nel 2024 o 2025. Il sogno sarebbe che un ragazzo nepalese della Khumbu Valley partecipasse al nostro Trofeo Tarcento,” ha detto il Presidente Giuliano Casco. Gino Gianmarco Stefanel sarà festeggiato il 13 maggio a Tarcento per le sue 500 gare e in quell’occasione parlerà anche del libro e della sua salita ai piedi dell’Everest.