CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLAVIOLENZA DI GENEREE DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE AI SENSI DELL’ ART. 16 DEL D. LGS. 39/2001

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PREMESSA

Destinatari del presente Codice di Condotta (di seguito il “Codice”) sono gli istruttori tecnici, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica.

I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani allievi e tesserati, nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine gli stessi sono chiamati a dare il buon esempio

e ad essere un modello virtuoso per gli allievi affiliati A.S.D. JUDO KUROKI (di seguito denominata “Associazione”) Tutti i soggetti sopra indicati che hanno contatto diretto con allievi e tesserati minorenni, sono obbligati a rispettare il presente Codice che si impegnano ad accettare integralmente, dopo averne preso visione.

Ogni presunta violazione del Codice deve essere segnalata e verificata secondo quanto previsto dal Modello Organizzativo e di Controllo dell’Attività Sportiva adottato dall’ Associazione.

Le misure e le sanzioni potranno spaziare dall’ammonimento fino alla sospensione e alla cessazione della collaborazione e potrebbero aggiungersi a momenti di formazione e sensibilizzazione finalizzati a ricordare i principi etici promossi dall’ Associazione cui è necessario ispirare le proprie attività ed azioni.

L’ Associazione si impegna, infine, a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i partecipanti inclusi i minori e gli adulti vulnerabili.

Pertanto, il presente Codice si pone l’obiettivo di stabilire i compiti, le responsabilità e i comportamenti attesi da parte di tutti coloro i quali siano a diverso titolo coinvolti nelle attività dell’Associazione.

PRINCIPI GENERALI

ARTICOLO 1 – RISPETTO E DIGNITÁ

L’ Associazione promuove il rispetto della dignità e l’integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività dell’Associazione senza discriminazioni di alcun genere e si impegna a trattare tutti con cortesia, gentilezza e rispetto evitando l’impiego di linguaggio offensivo o di comportamenti intimidatori o abusivi.

ARTICOLO 2 – SICUREZZA E BENESSERE

L’ Associazione pone al primo posto la sicurezza e il benessere fisico e mentale di tutti i partecipanti, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi condotta possa arrecare nocumento alla personalità e dignità dei partecipanti.

L’ Associazione si impegna pertanto a rispettare i diritti e le opinioni altrui favorendo un ambiente in cui ciascuno sia libero di esprimere opinioni, preoccupazioni o segnalare condotte inappropriate o illecite.

ARTICOLO 3 – COMUNICAZIONE ADEGUATA

L’ Associazione promuove una comunicazione chiara, aperta e rispettosa con tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nelle attività dell’Associazione quali partecipanti, genitori, colleghi e, in generale, tutti i componenti della comunità sportiva, mantenendo la riservatezza e il rispetto della privacy delle persone coinvolte ed evitando la divulgazione non autorizzata di informazioni personali o comunque sensibili.

ARTICOLO 4 – COMPORTAMENTO APPROPRIATO

L’ Associazione si impegna a promuovere comportamenti professionali ed appropriati in tutte le interazioni con i partecipanti, evitando qualsiasi forma di contatto fisico non conforme ai principi enunciati nel presente Codice. A tale scopo l’Associazione pone grande rilevanza ai comportamenti trasparenti e rispettosi e richiede che siano evitate situazioni che possano anche solo essere percepite come sospette o inappropriate.

ARTICOLO 5 – FORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

L’ Associazione organizza programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela Safeguarding per diffondere la consapevolezza e la sensibilità necessarie per prevenire e reagire agli abusi dell’Associazione riconosce il suo ruolo e la sua responsabilità nel proteggere i partecipanti che segnalino qualsiasi preoccupazione o sospetto abuso alle autorità competenti.

ARTICOLO 6 – COLLABORAZIONE E RENDICONTABILITÁ

L’ Associazione collabora attivamente con altri membri della società operanti in ambito sportivo e con le autorità competenti per garantire un ambiente sicuro e rispettoso nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. L’Associazione si impegna a rendere conto delle proprie azioni e decisioni, fornendo informazioni trasparenti alle richieste della comunità sportiva.

 

PRINCIPI DI COMPORTAMENTO SPECIFICI E IMPEGNI DEI DESTINATARI DEL CODICE

Tutti i soggetti destinatari del presente Codice, in ragione degli ambiti di propria competenza, si impegnano a rispettare i principi di comportamento sopra illustrati ed in particolare a:

• rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. All’istruttore tecnico si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati;

comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo, tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri tesserati e attenersi alle regole e ai principi sopra enunciati in tutte le fasi delle attività svolte;

• non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi (anche corporei) offensivi, inappropriato o allusivo nei confronti degli atleti, genitori, direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività;

• non tollerare o prendere parte ad attività o condotte illegali, o di abuso o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/ o mentale;

• sostenere e incoraggiare sempre i giovani atleti, valorizzandoli a prescindere dai risultati ottenuti, promuovendo la cultura dell’impegno e del sano divertimento, incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, e lo spirito di collaborazione e di squadra;

• educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione, trasmettendo serenità, entusiasmo e passione;

• rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti i tesserati una priorità e aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;

• combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo o cyberbullismo;

• ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati prestando la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disaggio e lavorando insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni tesserato, al fine di garantire ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro;

• rispettare e non umiliare o sminuire i tesserati o i loro sforzi durante una gara o una sessione di prova, non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo.

• non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;

• evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;

• non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con tesserati di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;

• non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;

• garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilita dei tesserati, in particolare degli allievi minorenni;

• non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;

• intessere relazioni proficue con i genitori dei tesserati minorenni al fine di fare squadra per la crescita e la loro tutela;

• organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i rischi, in particolare, per i minori, accertarsi sempre che siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le attività in trasferta siano sicure;

• rispettare la privacy degli atleti e quella dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;

• garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro tesserato, adulto);

• termine delle attività, accertarsi che i minori lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata;

• non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;

• non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui tesserati o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dagli interessati, dai genitori o dai tutori al fine di pater conservare e/ o utilizzare tale materiale prodotto;

• segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanta disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva;

• consultare il Responsabile in caso di dubbi sulla partecipazione di atleti, in conformità a quanta disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, in caso di necessità per favorire l’inclusione sportiva degli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale