Tre gare in una settimana per il Judo Kuroki

                L’emergenza non sembra avere fine e tutte le esperienze servono a ricostruire un futuro. Nell’ultima settimana il Judo Kuroki ha sommato molti appuntamenti importanti dentro tre gare, cosa che non avveniva ormai da oltre un anno e mezzo. Questo bruciare esperienze, in un calendario che si è ristretto come nessuno avrebbe potuto prevedere, rende tutto essenziale ed ogni risultato è importante per cercare di leggere il futuro, senza pensare al passato che si è perduto.

A Lisbona due atleti del Judo Kuroki hanno partecipato al Campionato Mondiale di Kata: il risultato  più importante è stato essere riusciti a partecipare, senza riscontri e senza precisi punti di riferimento, visto che l’ultima gara era del febbraio 2020. Interessante capire come i due azzurri hanno vissuto questo mondiale. Gino Gianmarco Stefanel, che in coppia con Alessandro Cugini ha partecipato per la prima volta al Campionato Mondiale nel Nage No Kata, ha detto: “Al netto degli errori che abbiamo fatto, personalmente sono soddisfatto della nostra esecuzione, anche se il risultato è stato al di sotto delle aspettative. Dato che entrambi veniamo dallo shiai (e io reputo lo shiai la mia carriera principale), abbiamo una visione del Nage No Kata che punti al realismo e che non sia troppo distante dal randori. Tuttavia ora, per ottenere dei rendimenti più costanti in campo internazionale, dovremo lavorare maggiormente anche sulla cura degli aspetti formali. In ogni caso questo primo mondiale è stato una bellissima esperienza.” Davide Mauri era, invece, al suo terzo Mondiale (nel 2018 era arrivato terzo) ha partecipato con Massimo Cester al Katame No kata e ha detto: “Risultato al di sotto delle nostre aspettative, il nostro obiettivo era raggiungere la finale e visto la concorrenza pensavamo di potercela fare, abbiamo raccolto parecchi spunti su cui lavorare per migliorare, adesso ci prendiamo una settimana di pausa e poi si ricomincia.

Al PalaPellicone al Lido di Ostia il Judo Kuroki ha portato in gara ben cinque cadetti nella Finale del Campionato Italiano, cosa che non accadeva da molti anni e che dimostra il bel lavoro fatto dal club tarcentino. Iacopo Bardus dopo il secondo posto nella Finale nazionale di giugno è arrivato 5°, un risultato ottimo : “Non sono riuscito ad ottenere il risultato che speravo, ma comunque sono soddisfatto della gara. C’è molto ancora su cui lavorare e il mio obbiettivo futuro è gareggiare bene da junior. La gara a è stata più dura rispetto alla finale nazionale di giugno, ma sono riuscito a sfiorare il podio e questo è un buonissimo punto di partenza.”  Soddisfatto Francesco Nocent alla sua prima finale in un Campionato Italiano, con due belle vittorie ha agganciato il 10° posto: “La gara è stata importante per me. Innanzitutto ero contento di essere lì, dato che a causa del Covid ho passato un anno e mezzo senza allenarmi e senza partecipare a una gara. Sono contento e soddisfatto di aver gareggiato.” Anche Daniel Clocchiatti era alla sua prima finale e ci è arrivato da outsider, dopo aver vinto bene il Campionato regionale: “È la prima volta che sriesco a partecipare a una finale nazionale e di questo sono molto soddisfatto; un po’ meno del risultato ottenuto. Sono sicuro che se avessi avuto un po’ più di esperienza avrei potuto fare molto meglio. Ho capito che devo allenarmi molto di più per arrivarci più forte di sempre l’anno prossimo.” Ilaria Cosenza veniva da risultati molto buoni e ha indubbiamente avuto uno stop nella finale cadetti. Andata magistralmente in vantaggio è entrata in confusione e si è trovata poi stretta in una poule difficile: “Per questa gara mi sono preparata tanto, ma in maniera superficiale rispetto a cosa avrei dovuto fare per riempire alcune delle mie lacune e alcuni punti deboli. In quel momento mi sono sentita irrealizzata, soprattutto pensando che in molti credevano in me e nelle mie possibilità a partire da me stessa. Sono molto delusa e amareggiata del lavoro non fatto ma sto già cominciando a ripartire da zero per portare a casa,un domani, i risultati sperati.” Anna Coradazzi ha mostrato difficoltà a seguito del lungo stop, ma non si è persa d’animo: “Per me era importante prima di tutto essere presente ai campionati italiani. Due mesi prima della gara ero pronta ad affrontare le qualificazioni regionali con tutte le mie forze, non avrei mai pensato di essere qualificata di diritto per i risultati ottenuti prima della pandemia, ma è successo e come tutte le cose quando accadono e non te lo aspetti ti assale una gioia che però dev’essere trasformata in voglia di combattere.  Tutti eravamo pronti per questi campionati, io mi ero allenata tanto, perciò mi aspettavo tanto. I miei incontri sono stati soddisfacenti, ma c’è ancora tanto da migliorare. Il primo incontro è stato molto difficile, mentre nel secondo ho combattuto un incontro d’attacco che però poteva essere gestito con più precisione e determinazione. Questa gara non l’ho affrontata da sola, infatti ringrazio infinitamente Loris Clocchiatti per essere stato il mio tecnico e avermi sempre aiutato. Ho fatto molta esperienza e ricavato qualcosa di buono da tutto ciò che è venuto. E’ stata una bellissima trasferta ed ho vissuto per 3 giorni in compagnia di persone che conoscevo solo da un punto di vista: questo fa crescere. Siamo stati bene insieme, spero di rivivere momenti e giorni come questi. Grazie anche a Massimo Nocent, che ha tifato per me, e a tutto il judo Kuroki per averci permesso di fare questa esperienza.”

Oltre alle gare mondiali e nazionali il Judo Kuroki ha partecipato alle qualificazioni regionali di Zoppola, ottenendo il 2° posto con Marco Orlando tra gli juniores e Francesco Tieppo tra gli esordienti, il 4° posto con Mattia Gino Codutti e il 5° con Giovanni Craighero sempre tra gli esordienti. Come hanno commentato Carla Santarossa e Arianna Cavazzoni, madri di Craighero e Codutti: “Dopo due anni… tanta emozione.