Se non ci fosse stata l’emergenza per il coronavirus questi sarebbero i giorni febbrili del 38° Trofeo Tarcento. Il 3 aprile sarebbe stato il giorno dell’avvio con gli accrediti, i sorteggi, il peso. Nelle settimane precedenti saremmo stati dappertutto tranne che a casa, con un continuo via via da e per Lignano. Avremmo organizzato il trasporto dei tatami da Roma, ci saremmo attivati per preparare tutto il materiale, per organizzare i turni, per gestire gli studenti dell’alternanza scuola lavoro (che ora si chiama Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), per capire quanti sarebbero arrivati, per chiedere i visti, per ricevere le conferme di arbitri, volontari, ospiti, per redigere comunicati stampa, per mandare inviti e tanto altro ancora. E dopo la sistemazione del tatami e l’arrivo di tutti il 4 e il 5 ci sarebbe stato l’amato 38° Trofeo Tarcento, forse con un nuovo record, forse no. Sarebbe stata la festa per i 10 anni di European Cup. Invece è tutto rimandato.

In questo strano e drammatico momento ci è anche arrivata dalla Francia una bellissima immagine da parte di Agathe Devitry, che ha gareggiato nel Trofeo Tarcento nel 2017 ottenendo la medaglia di bronzo nei kg. 70. E’ la sua foto con la maglietta del Trofeo e una scritta molto significativa “We are with you” con le bandiere dell’Italia e della Francia vicine. E ci è arrivata l’immagine di un nostro giovanissimo judoka che ha costruito con il lego il tatami come lo avremmo fatto noi.

E’ una primavera strana, con il judo fermo, la palestra chiusa. Pensando a quello che sarebbe stato e vedendo quello che è, possiamo solo dire che il Judo Kuroki è già proiettato al suo futuro, pronto a riprendere quando sarà possibile e come sarà possibile. Per tornare ad essere frenetici, impegnati, gioiosi per la nostra grande gara, per il nostro bellissimo sport.