Arriva così, prepotente ed inattesa, la medaglia d’argento nel Campionato italiano a squadre alla 35° partecipazione consecutiva alla Serie A del Judo Kuroki Tarcento. Al PalaCicogna di Ponzano Veneto (Treviso) al via la Serie A 2 con 24 squadre: il Judo Kuroki Tarcento si presenta con molte speranze, ma con una squadra che non è affatto favorita, benché sia teste di serie per alcuni risultati del passato. L’ultimo risultato buono del club tarcentino era stato il 5° posto nel Campionato di A2 di Trento nel 2015. Poi sempre sconfitte: di misura, con belle prove individuali, ma sempre sconfitte al primo turno in tre campionati consecutivi. E invece a Ponzano Veneto il Judo Kuroki ha inanellato una marcia sorprendente: primo turno superato di diritto, poi al secondo turno netta vittoria per 4 a 1 sul Judo Valbrenta Belluno, al terzo turno durissimo sconto con il Kodokan Lucania Potenza e vittoria di misura (3 a 2), al quarto punto il capolavoro con la vittoria di Marco Orlando che bilancia la sconfitta del capitano Gino Gianmarco Stefanel e ribalta tutti i pronostici permettendo al Kuroki di piegare per 3 a 2 gli strafavoriti del Judo Preneste Castello di Roma. In finale poi sconfitta di misura (3 a 2) contro il Titania Catania.

Una giornata incredibile – ha detto coach Stefano Stefanel – che onora i nostri 35 anni di Serie A a squadre, che nessun altro club in Italia può vantare. Io ero nella squadra del 1985 a Bologna, per 24 anni non ho potuto stare in panchina perché ero dirigente federale, ma questo successo mi ha fatto tornare giovane”. La squadra è sembrata equlibrata ed autorevole: due prestiti sloveni azzeccatissimi in pesi cruciali (lo straripante Igor Potparic, che sembrava il più debole dei due e che invece ha devastato tutti e Vito Dragic, confermato dall’anno scorso) e un giusto equlibrio tra giovani e veterani. “Senza i due sloveni non andavamo lontani – ha detto ancora Stefanel – ma i punti decisivi li hanno portati Astrit Resuli, Gino Gianmarco Stefanel nell’incontro chiave con il Kodokan Lucania e soprattutto Marco Orlando con una prova sontuosa con il Preneste Roma.” La squadra era formata da Marco Orlando, Gianluca Tieppo, Gino Gianmarco Stefanel (capitano), Giacomo Cugini, Alessio Marini, Igor Potparic, Astrit Resuli e Vito Dragic. “Voglio segnalare anche le prove di Gianluca Tieppo, Alessio Marini e Giacomo Cugini schierati con gli avversari più difficili per preservare la squadra in una gara difficile e lunga. Marini e Cugini hanno combattuto nella categoria superiore mostrando grande spirito di squadra, mentre Tieppo è stato schierato contro un fortissimo polacco”.

Felice anche il Presidente Giuliano Casco: “Giornata memorabile. Il Judo Kuroki ha sempre costruito il suo spirito sulla gara a squadre. Questa medaglia per noi è importantissima: l’ultima l’abbiamo fatta nel 2000, 19 anni fa. Poi molti quinti posti e molti piazzamenti. Però non abbiamo mollato mai. E poi avere in squadra Astrit Resuli che a 39 anni nella sua ultima Serie A va sul podio è un’altra grande gioia”.

Gino Gianmarco Stefanel – il capitano – entra nel vivo della vittoria: “Nella finalissima sono stato sotto tono: se osavo di più forse arrivavamo primi. Detto questo una medaglia è una medaglia e averla raggiunta con le vittorie fondamentali di Resuli e Orlando mi ha reso felicissimo. Noi facciamo squadra e questa volta l’abbiamo fatta alla grande”. Decisivo nei momenti importanti il capitano ha saputo leggere questo grande successo con la solita umiltà. Mentre Marco Orlando, 18 anni, si candida per un futuro da protagonista.