SOSTIENE IL KUROKI

Tarcento, 30 dicembre 2016

 

Il Comitato Regionale Fijlkam del Friuli Venezia Giulia ha convocato per il 15 febbraio 2017 le elezioni per il rinnovo quadriennale. Il Judo Kuroki Tarcento non ha candidati da proporre, ma ritiene di avere delle idee da condividere. Poiché i momenti della condivisione non sembrano essere molto frequenti la cosa più semplice da fare ci sembra quella di dire come la pensiamo attraverso il nostro sito.

La strada per gestire il judo del Friuli Venezia Giulia presenta un bivio: si può scegliere la via dell’inclusione e cercare di costruire un organigramma e un programma che coinvolga tutti coloro che fanno judo in Regione e che tenga conto delle esigenze e delle proposte di tutti, oppure si possono contare i voti e decidere cosa fare, così chi vuole si adegua e chi non vuole pazienza.

Ognuno ha il suo parere sugli ultimi quattro anni, ma noi crediamo sia meglio guardare in avanti e non indietro: i numeri sono sotto gli occhi di tutti, così come lo sono i problemi e i successi. Crediamo che su questo ogni club debba fare la sua parte e la sua scelta e collaborare se è chiamato a farlo o semplicemente partecipare a quello che ritiene se la collaborazione non è gradita.

Se ci sarà una politica inclusiva sarà necessario uno sforzo di tutti per smussare angoli e dimenticare torti o ragioni (che si invertono, a seconda del punto di vista e quindi sono solo un’apparenza), altrimenti bisognerà continuare a prendere atto di regolamentazioni. Noi semplicemente mettiamo in evidenza quelli che ci sembrano punti essenziali di una politica judoistica per il Friuli Venezia Giulia.

 

SENIORES. Noi riteniamo che sia importante attivare una politica per i seniores, rimasti pochi, non troppo competitivi, dispersi. Il Friuli Venezia Giulia è sempre stata terra di seniores e noi pensiamo che ricostruire una squadra regionale seniores aiuterebbe tutto il movimento agonistico a ricrearsi. Vediamo tre possibili punti di intervento: squadra regionale, allenamenti regionali su convocazione, calendario gare che tenga conto di tutte le realtà a cui i seniores possono accedere a costi contenuti (Tornei in Regione, Tornei in Veneto, Tornei in Slovenia, Gare degli Enti di promozione sportiva). Crediamo sia importante che i seniores (e anche gli juniores) vengano convocati agli allenamenti nell’ambito di un calendario e un programma di attività delle squadre regionali.

 

SQUADRE REGIONALI E ALLENAMENTI REGIONALI. Noi riteniamo sia fondamentale organizzare squadre ed allenamenti non aperti a tutti, ma a cui possano accedere solo gli atleti convocati, per dare dignità al passaggio successivo rispetto al club e valorizzare i ragazzi che mostrano un impegno (non necessariamente dei risultati) interessante per il movimento judoistico regionale. Una base di partenza per accedere alle squadre regionali potrebbe essere l’inserimento nella Ranking List Nazionale anche con un solo punto e un calendario di allenamenti al servizio di club e atleti. Inoltre nel calendario regionale dovrebbero trovare spazio gli appuntamento della squadra regionale, che diventerebbe così un soggetto attivo e conosciuto.

 

EUROPA CUP. Il Comitato Regionale potrebbe individuare dei tecnici da tutti condivisi, che – a turno – potrebbero supportare gli atleti del Friuli Venezia Giulia nelle Europa Cup. Questo creerebbe uno spirito regionale, ridurrebbe i costi dei club e sarebbe un valido supporto agli atleti. Le spese di trasferta degli atleti dovrebbero comunque essere a carico delle società interessate.

 

STAGE. Noi riteniamo che la partecipazione agli stage debba essere a totale carico dei club, che ne traggono il giusto vantaggio tecnico ed agonistico. Inviare a spese di tutta la Regione alcuni atleti di vertice agli stage corrisponde ad una scelta che giudichiamo errata, in quanto la preparazione tecnica ed agonistica deve avvenire per programmi sociali. Noi siamo per intervenire economicamente sull’aspetto agonistico non sull’allenamento.

 

CRITERIUM GIOVANISSIMI. Il Criterium è una macchina che funziona alla grande e che deve temere solo il gigantismo e l’eccesso di competitività. Riteniamo sarebbe utile cercare di diminuire i tempi (due anni per fascia come nella Finale 2016 ci sembra il target migliore), realizzare incontri provinciali per i più piccoli (2010, 2011,2012) e programmare poule da otto per gli ultimi due anni (2006 e 2007) in modo che comunque il raggiungimento del piazzamento sul podio corrisponda a due incontri vinti. Il passaggio infatti da “tutti primi secondi e terzi” ai “diciassettesimi posti” degli ES A è troppo traumatico. Pensiamo sia utile un passaggio intermedio tra il podio sicuro e quello troppo difficile. Inoltre vediamo con interesse l’eventuale organizzazione di gare per ES A e B anche per fasce di cintura. Infine crediamo vadano costruiti abbinamento che non facciano incontrare i maschi con le femmine.

 

CALENDARIO AGONISTICO. Riteniamo che i momenti agonistici vadano ampliati e preservati e per questo pensiamo che un calendario che contenga gli appuntamenti Federali Nazionali e Regionali, quelli del Veneto, quelli della Slovenia, quelli degli Enti di promozione potrebbe permettere un aumento di atleti anche nelle fasce più difficili (juniores e seniores). Inoltre questo introdurrebbe alcune gare di basso livello che potrebbero essere utili per atleti che difficilmente in una competizione di alto livello riescono ad ottenere qualche risultato.

 

KATA & MASTER. La sovraesposizione del quadriennio 2008/2012 fa il paio con la sottoesposizione del quadriennio 2012/2016. Crediamo sia importante dare ai tesserati appassionati di Kata e ai Master il loro spazio, attraverso una politica regionali che supporti chi è interessato, senza levare nulla agli agonisti. L’interazione con il Veneto, l’apertura di momenti di confronto comune possono aprire settori che sono di nicchia, ma riguardano comunque l’attività judoistica federale.

 

AGGIORNAMENTO. Un piano regionale di aggiornamento fatto su più livelli, ma organico nelle proposte e negli spazi, favorirebbe i molti tecnici operativi e non. Il judo agonistico, quello giovanile, quello amatoriale, i kata, le metodologie di allenamento, il judo per la scuola sono elementi che vanno tutti analizzati pur dentro una compatibilità economica e rispettando le esigenze di coloro che praticano il judo agonistico. In questo contesto un collegamento tra arbitri e tecnici dovrebbe avvenire su una base di discussione tecnica, che non sia soltanto una esposizione dei nuovi regolamenti.

 

ARBITRAGGIO E CARE SYSTEM. Il care system è uno strumento importante per l’alto livello e per arbitri con forti competenze. Non è però possibile venga usato per ogni azione e per ogni sanzione. Noi pensiamo che tutti i Tornei regionali non inseriti nel calendario federale dovrebbero tornare alla terna o all’arbitro singolo, in modo da permettere ai nostri arbitri di sviluppare al meglio le proprie competenze arbitrali o a migliorarle qualora queste siano carenti. Nell’idea di un calendario vasto e condiviso sarebbe più semplice per gli arbitri officiare di più e con maggiori responsabilità, venendo corretti non nelle gare di valore, ma in quelle preparatorie.

 

PREMI E ONOREFICENZE. Riteniamo importante che il Comitato Regionale premi i suoi atleti e tecnici migliori. Poiché vengono premiati da altri soggetti (Coni, Enti locali, Enti, ecc.) non pare positivo che proprio la Federazione di appartenenza non individui un momento per valorizzare le sue eccellenze. Al di là del lato formale esiste una sostanza e una qualità che deve essere valorizzata anche pubblicamente.

ASD JUDO KUROKI TARCENTO