Il Trofeo Tarcento passaggio per l’Olimpiade

Basile, Giuffrida e lo staff tecnico protagonisti al Trofeo

Nella grande festa del judo italiano il Judo Kuroki Tarcento ci sta a pieno titolo. Il Campione Olimpico Fabio Basile ha infatti vinto per ben due volte il Trofeo Tarcento (nel 2012 a Pontebba e nel 2013 a Lignano Sabbiadoro), mentre una volta è arrivato terzo (Lignano Sabbiadoro 2011). Anche Odette Giuffrida ha conquistato una medaglia nella gara organizzata dal Judo Kuroki Tarcento (bronzo nel 2012 nell’edizione montana). Un bronzo al Trofeo Tarcento 2014 lo ha ottenuto anche Elios Manzi, brillante ma sfortunato al suo esordio olimpico. Ancora più intensa la partecipazione di tutto lo staff tecnico azzurro alla gara tarcentina, con tutti e quattro i tecnici vincitori in qualche edizione del passato: nel 1993 è stata la volta di Dario Romano (attuale capo allenatore), poi nel 2000 hanno vinto Paolo Bianchessi (che era al bordo di Basile) e Roberto Meloni. Leggendaria la presenza di Francesco Bruyere a Tarcento, visto che è il recordman assoluto del medagliere tarcentino: sei le sue vittorie nella gara organizzata dal Judo Kuroki (1999, 2002, 2003, 2004, 2008, 2009) contornate da un bronzo nel 1998. Bruyere a Rio ha affiancato anche il commentatore Rai con interventi sempre puntuali e chiarificatori. “Per noi organizzare una gara come il Trofeo Tarcento e poi trovare che gli atleti che sono passati sui nostri tatami sono protagonisti all’Olimpiade è un grande onore e una grande vanto. Questo ci sprona a lavorare sempre di più e meglio. L’ abbiamo avuti tutti nostri ospiti gli azzurri vincenti e quindi siamo molto felici per il grande risultato di Rio”: così ha detto il Presidente del Judo Kuroki Giuliano Casco.

Il Consigliere Federale Stefano Stefanel pochi minuti dopo la vittoria di Basile ha postato un messaggio che riportiamo: “UNA GRANDE GIOIA. Devo ringraziare pubblicamente lo straordinario campione olimpico Fabio Basile e Odette Giuffrida per la grandissima gioia che hanno dato a me e a tutto il judo e lo sport italiano con la conquista di un titolo olimpico e di una medaglia d’argento. Sono stati eccezionali e ci hanno fatto vibrare il cuore come speravamo con forza. Io avevo paura che non ce la facessero, ma loro quella paura non l’hanno avuta mai. Bravissimi. Mi inchino. Fabio Basile è stato superlativo oltre ogni limite. Penso però sia importante ringraziare pubblicamente chi gli è stato vicino. Fabio Basile oggi ha mostrato un judo stupendo e chi ha lavorato con lui e per lui deve essere orgoglioso. Odette Giuffrida ha mostrato determinazione e grinta fuori dal comune. Il lavoro di chi li ha più seguiti merita un grande plauso: il direttore tecnico federale Kyoshi Murakami che ha dato la svolta, Dario Romano che per quattro anni ha magistralmente guidato Odette, i fratelli Pierangelo e Raffaele Toniolo sempre vigili e vicini a Fabio, i tecnici federali Paolo Bianchessi, Francesco Bruyere, Roberto Meloni, i gruppi sportivi militari, la struttura federale con il segretario Massimiliano Benucci in testa. Ma un grazie deve andare a tutto il judo italiano che ha spinto i due ragazzi all’impresa: agli atleti, ai tecnici, ai club, ai comitati regionali, che tutti insieme possono festeggiare una grande giornata di sport. Io però voglio testimoniare l’orgoglio di aver potuto supportare – insieme ai Maestri Gianni Strazzeri e Gino Nasti – il Presidente Federale Domenico Falcone e il Vicepresidente Franco Capelletti in scelte difficili, che si sono rivelate decisive e che hanno ribaltato una situazione che sembrava compromessa. Fabio e Odette sono i grandi protagonisti e devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto. A tutti noi resta una gioia immensa che dobbiamo condividere con i bravissimi Elios Manzi e Valentina Moscatt e che deve farci credere in Edvige Gwend e Matteo Marconcini. Una grande gioia, una grande federazione, un grande orgoglio.”